lunedì 22 ottobre 2018

Pedalare con il cuore

Sono da sempre convinto che l’eterogeneità, la diversità, la multiculturalità sia un valore aggiunto. Le diversità che si uniscono fanno cultura, creano un tutt’uno imbattibile. E sono convinto che valga in tutti i campi del quotidiano. Quando tante menti pensanti, ognuna a modo suo diversa dall’altra, decidono che c’è un obiettivo da percorrere si trasformano in una marea di entusiasmo che tutto travolge e non si ferma davanti a niente. 
Tutto questo ho visto domenica.
La 14^ Pedalata per il Meyer è stata una ventata di ossigeno puro, fresco e lo è stata in un momento dove invece si respira quotidianamente pesantezza, paura, dove le fobie più disparate e la richiesta sempre più incessante di accelerare, di andare sempre più veloci è continua e martellante.
Che in una fredda mattina di ottobre centinaia di persone decidano di mettersi gli scarpini da bici per fare un’ottantina di chilometri non ha niente di speciale. Succede quasi tutti i fine settimana. Che le

lunedì 15 ottobre 2018

Ancora protagonisti

Stagione che si avvia alla conclusione ma il Campi 04 non sembra aver voglia di fermare le gambe. E così una trentina di noi, domenica hanno pedalato salendo il Grillaio, Montagnana e poi continuando per San Quirico, Romita finendo con la salita a San Casciano e poi giù verso l’arrivo del raduno organizzato dalla Polisportiva Casellina.
Bellissima giornata, con un clima che si sposava perfettamente alle esigenze del ciclista e che ha permesso di chiudere l’anello da 75 chilometri nella maniera migliore possibile. Una bella mattina trascorsa come sempre tra amici, con la fatica a farla da padrona in alcuni momenti e le risate a ristabilire il giusto equilibrio.
Il ritrovo al Barbera la mattina è sempre emozionante per chi come me vive questa esperienza da poco tempo. Anche questa volta sembrava un alveare, con una moltitudine di api vestire di nero azzurro e rosa che faceva invidia. Una volta lì, come appunto la comunità animale più organizzata che esista in natura, ognuno sa cosa deve fare. I gruppi si dividono e ognuno parte per la propria girata. Come si formano questi gruppi non è dato saperlo e neanche interessa più di tanto; l’importante è ritrovarsi, caffeino, due parole e via. Si parte insieme, si rientra insieme qualsiasi cosa succeda nel tragitto. E questo è meraviglioso e per niente scontato!

mercoledì 10 ottobre 2018

Acquerino al cinghiale!

Era da molto tempo che volevo arrivare al famoso Acquerino. Dopo lo studio dell'eventuale percorso da fare decido di salire da Candeglia lungo i 13 chilometri della Riola. Salita [per me] molto dura nei primi cinque chilometri, poi concede un po di riposo ma neanchè più di tanto. Però bellissima. In perfetta solitudine e con una giornata magnifica. E' stata la scelta giusta, quando si pedala non si può chiedere di meglio. Arrivo in cima e prima di scendere leggermente verso l'Acquerino mi infilo anche il giubbino perchè, per la mia gioia, quassù il caldo è solo un ricordo. Arrivo alla sella della Riserva Naturale e mi siedo per un pò di riposo e per rifocillarmi. Accendo il cellulare per rendermi conto il daffarsi ma qui la tecnologia non è di casa e mi rendo conto che, almeno da quel punto di vista, sono completamente isolato. Devo ammettere che la sensazione di non avere questa coperta di Linus è stata se non spiacevole comunque particolare. Siamo talmente abituati a questo aggeggio infernale che quando ti manca e come essere in mare senza salvagente. 

lunedì 1 ottobre 2018

Rivoluzionari

Tornando a casa ieri pensavo ai chilometri fatti nel fine settimana. Novantanove il sabato, ottandadue la domenica. Possono essere pochi, tanti, dipende da chi li vive e come li vive. Di sicuro sono importanti. Quando stai una mattina intera per le strade e macini chilometri insieme a chi, come te, della bicicletta ne ha fatto un punto fermo ti senti soddisfatto. Nell'epoca del tutto e subito senza sudare, durare fatica è quasi un concetto rivoluzionario. Oggi non si fanno 100 metri per andare a comprare il giornale, lo  leggiamo online. La spesa ce la portano a casa e anche per la cena si può stare comodamente seduti sul divano ad aspettare il Pizza Express che suoni il campanello. Al cinema? Macchè, c'è Netflix!
Poi ci siamo noi. I rivoluzionari, quelli che si svegliano alle 6.30 al sabato e pure alla domenica, fanno colazione, completino addosso, scarpette e via. E siamo tanti, ma tanti davvero e allora pensi che se si potesse trasportare questa rivoluzione mentale in altri ambiti sicuramente vivremo in un