Sono un privilegiato.
Ho avuto la possibilità di essere lì, ad ascoltarti.
Dal giorno in cui mi accennasti su cosa avresti voluto discutere la tua tesi ho avuto il privilegio di esserci.
Mi sembrava, scioccamente, un argomento davvero più grande di un ragazzo che quegli anni non li aveva vissuti.
Avevo il timore che venisse uno dei tanti racconti che nel tempo hanno riempito pagine e pagine di giornali, libri, editoriali.
Invece mi hai stupito. E quando un figlio stupisce un genitore è una cosa meravigliosa.
Ho immaginato di vedere suduti in quell'aula il nonno Armando e il nonno Franco che per quegli ideali hanno rischiato la loro vita.
Me li sono immaginati nella loro durezza, figlia di vite vissute con fatica. Ma con gli occhi lucidi e il cuore grande come l'amore che, se ne avessero avuta la possibilità, ti avrebbero dato.
A differenza loro io sono stato un privilegiato.
C'ero.
Con gli occhi lucidi e il cuore grande come l'amore che ho per te.
Buona vita Dottore.