martedì 31 luglio 2018

I fatidici 1000!

E così pedalata dopo pedalata abbiamo sforato anche i mitici "primi mille chilometri". Sembra che tutto abbia una buona luce, le sensazioni in bici, il gruppo di amici scoperto, la tua compagna che inizia a pedalare. C'è da sistemare il fisico, ma il sentiero intrapreso sembra sia quello giusto.
Tanta strada davanti ma che tende all'infinito, quindi il tempo sarà relativo.
Non rimane che continuare a pedalare ...


venerdì 13 luglio 2018

Buona strada

Ancora un'altra avventura. Il contagio delle idee e dell'entusiasmo è una bella sensazione. Come è bello assistere alla nascita di un qualcosa dal niente. Montare in sella e scoprire che la prospettiva da lì è completamente diversa. Se poi non è la nostra "scarpa" è anche una prospettiva scomoda. E parte la ricerca di un'altra soluzione, serve più piccola. Resilienza.
Arriva anche quella giusta, quella che ti consente di pedalare ed accorgerti che non è poi così male il mondo da lì. Decine di dettagli da sistemare, qualcosa da accorciare, altro da cambiare. Il tempo sistemerà tutto. Posizione compresa. E' una bici mitica i cui colori riportano alla persona che più di tutti mi ha fatto innamorare del ciclismo. Il Pirata è stato in grado di farmi piangere davanti alla tv, con quelle fucilate sui pedali che univano grazia a potenza. E quando si toglieva la bandana era un atto di guerra. Una dichiarazione d'indipendenza dalla fatica e dagli avversari. Da quando se n'è andato è come se fosse stata tolta la luna al cielo. Rimane uno spettacolo grandioso ma manca qualcosa.
Buona strada.


martedì 10 luglio 2018

Un sogno

Ho un sogno. Da tanti anni. Per diversi motivi non l'ho mai realizzato, neanchè quando correvo "seriamente" e potevo avere le gambe buone. Quarantotto tornanti che separano il normale dal supremo. Quarantotto tornanti che dividono dal sogno realizzato. Arrivare in cima allo Stelvio è ancora un sogno ma da adesso lo voglio trasformare in obiettivo. Il tempo c'è, non scappa. Venticinque chilometri e quattrocento metri di salita al 7,25% di pendenza media, 1842 metri di dislivello con l'arrivo a quota 2785! e tanta, tanta fatica. Voglio andare a vedere con i miei occhi quei tornanti bagnati dal sudore del Pirata, assoluto idolo e mito, colui che mi ha fatto piangere nel vedere uno scatto in salita. Era il 5 giugno 1994 quando quel ragazzino, con ancora qualche capello in testa, fece un capolavoro. Da quel momento tutto il resto fu relativo. Sullo Stelvio lasciò che il suo capitano, Claudio Chiappucci in maglia Carrera, provasse ad andarsene ma davanti c'erano ancora Mortirolo, Aprica e Santa Cristina. A metà del Mortirolo il Pirata non riuscì a tenere ferme la gambe inziando a dipingere uno dei quadri più belli della storia del ciclismo.
Voglio andare a vedere tutto questo.